Ci sono stati anni in cui, a Latina, Nathan Altomare è passato dall'essere un affermato manager ad essere un delinquente abituale, colpito da informative investigative e sospettato per qualsiasi tipologia di delitto che accadesse nel capoluogo pontino.
Dopo quasi dieci anni di faticosa difesa contro i mulini a vento del sospetto nelle varie sedi giudiziarie tutti i procedimenti si sono chiusi con annullamenti del Riesame, archiviazioni, assoluzioni e ingiuste detenzioni.
Nel mezzo tanta sofferenza umana, familiare, sociale e professionale, con bocconi amari da ingoiare quotidianamente e con il grande cruccio di non comprendere cosa e chi avesse generato questa tempesta perfetta in un bicchiere d'acqua.
Un imprenditore per sottrarsi ai suoi doveri economici ?
Una ripercussione di natura Politica ?
Una vicenda personale ?
In questi anni ho raccolto migliaia di volte queste domande da parte del mio assistito - in un rapporto diventato presto da professionale a personale con sincera stima ed amicizia, e spesso gli ho liquidati come sfoghi personali.
Oggi, però, dopo aver appreso da alcuni mezzi di informazione che nelle carte del "killeraggio" dell'inchiesta di Perugia é uscito anche il nome di Natan Altomare tra le vittime degli accessi abusivi, quelle domande assumono tutt'altro valore che semplici sfoghi personali ed è per questo che ho colto con grande entusiasmo la volontà di Natan di interessarmi per andare in fondo a questa vicenda, perché oggi quelli che sembravano sfoghi personali assumono tutto un altro significato.
Chi ha commissionato gli accessi abusivi a carico di Altomare ?
In che anni ?
E per quale motivo?
E che uso é stato fatto delle informazioni personali ?
Oggi il tempo degli sfoghi deve lasciare spazio alle risposte, ragione per cui su incarico dello stesso seguirò con grande attenzione questa vicenda e al momento del processo saremo presenti come parte civile e pretenderemo delle risposte a quelle domande che sono in sospeso da troppo, troppo, tempo.
Avv. Pasquale Cardillo Cupo